L’Assegno sociale è una prestazione assistenziale – istituita dal 1 gennaio 1996 in sostituzione della pensione sociale – che prescinde dal versamento dei contributi ed è erogata in favore di soggetti in condizione economiche disagiate al raggiungimento di una determinata età anagrafica.
REQUISITI
La prestazione può essere riconosciuta ai cittadini italiani residenti in Italia che abbiano compiuto almeno 67 anni di età .
Ai cittadini italiani sono stati equiparati i cittadini comunitari e quelli extra-comunitari in possesso della carta di soggiorno sempreché siano residenti in Italia.
Per tutti i soggetti è elemento costitutivo la residenza effettiva in Italia: di conseguenza, un eventuale trasferimento all’estero comporta la perdita dell’assegno.
La disciplina è stata modificata dalla Legge Fornero la quale ha previsto che, a decorrere dal 1° gennaio 2018, il requisito anagrafico per il conseguimento dell’assegno sociale è incrementato di un anno.
I VINCOLI REDDITUALI
L’importo dell’assegno è pari a 459,83€ per 13 mensilità nell’anno 2020.
Hanno diritto all’assegno:
- in misura intera i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno
- in misura ridotta i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio dell’importo annuo dell’assegno.
Il diritto alla prestazione è accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e in base al cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati.