Il Ministero dell’Università e della ricerca ha pubblicato ieri il decreto che ha confermato gli importi per le spese universitarie in istituti privati sostenute nel 2020 (G.U. serie generale n. 44/2021, decreto 30 dicembre 2020 del MIUR).
I limiti di spesa si riferiscono ai costi di iscrizione in favore di istituti privati e nello specifico a:
- corsi di laurea
- magistrale
- ciclo unico
- partecipazione a corsi di dottorato
- di specializzazione
- master universitari di primo e secondo livello.
Le spese universitarie sono detraibili nella dichiarazione dei redditi 2021 (anno di imposta 2020) e quindi con il Modello 730/2021.
Gli importi ed i limiti sono gli stessi dell’anno precedente.
Il Miur ha pubblicato due tabelle che riepilogano i limiti massimi su cui calcolare la detrazione in base a:
- diverse aree disciplinari delle facoltà frequentate
- zona geografica dove ha sede l’università presso la quale i soggetti sono iscritti.
La spesa massima ammessa in detrazione comprende le tasse e i contributi di iscrizione
Area disciplinare corsi istruzione |
Nord | Centro | Sud e isole |
Medica | € 3.700 | € 2.900 | € 1.800 |
Sanitaria | € 2.600 | € 2.200 | € 1.600 |
Scientifico-Tecnologica | € 3.500 | € 2.400 | € 1.600 |
Umanistico-sociale | € 2.800 | € 2.300 | € 1.500 |
Corsi post-laurea
Spesa massima detraibile | Nord | Centro | Sud e isole | |
Corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e secondo livello |
€ 3.700 | € 2.900 | € 1.800 |
Attenzione per tutti gli importi indicati nelle tabelle deve essere sommata la tassa regionale per il diritto allo studio.
Per consultare analiticamente le suddivisioni, le classi di laurea, le aree disciplinari e le zone geografiche è possibile consultare l’allegato 1 al decreto 30 dicembre 2020 del MIUR