Entrerà in vigore il 30 giugno 2024, il Decreto Legislativo 62/2024 rappresenta un passo fondamentale nella riforma della disabilità in Italia. Il Decreto Introduce nuove definizioni e procedure per il riconoscimento della disabilità. L’obiettivo è quello di avere di una valutazione più completa e personalizzata.
Quali sono le novità della riforma sulla Disabilità
Vediamo le principali novità:
- Nuova definizione di disabilità:
- Abbandona il concetto di “minorazione” a favore di una definizione biopsicosociale che considera l’interazione tra menomazione, limitazioni funzionali e svantaggi nella vita quotidiana.
- La disabilità è riconosciuta come una condizione che varia nel tempo e necessita di un supporto individualizzato.
- Valutazione multidimensionale:
- Introduce una valutazione più completa che va oltre l’aspetto medico, includendo aspetti psicologici, sociali, relazionali e ambientali.
- È realizzata da un’équipe multidisciplinare che coinvolge la persona con disabilità, la famiglia, i professionisti sanitari e sociali.
- Punta all’identificazione delle capacità residue e del potenziale di autonomia della persona.
- Progetto di vita individuale (PVI):
- Diventa lo strumento centrale per il sostegno alla persona con disabilità.
- È elaborato con la partecipazione attiva della persona, della famiglia e dell’équipe multidisciplinare.
- Definisce gli obiettivi personalizzati da raggiungere e i sostegni necessari per realizzarli.
- È soggetto a revisione periodica per adattarsi all’evolversi della condizione della persona.
- Accomodamento ragionevole:
- Viene rafforzato l’obbligo per enti pubblici e privati di rimuovere gli ostacoli e di predisporre gli adattamenti necessari per garantire la piena accessibilità e fruizione dei servizi.
- La persona con disabilità ha diritto a un’informazione chiara e completa sulle misure di accomodamento ragionevole disponibili.
- Altri punti chiave:
- Semplificazione delle procedure per il riconoscimento della disabilità.
- Introduzione di nuove indennità di accompagnamento e di frequenza per le persone con disabilità grave.
- Potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare e di sostegno all’autonomia.
- Misure per favorire l’inserimento lavorativo e l’inclusione scolastica.
L’effettiva attuazione della riforma dipenderà dall’emanazione di decreti ministeriali e dall’impegno concreto delle Regioni e degli enti locali.
Sarà fondamentale monitorare l’impatto della riforma sulla vita quotidiana delle persone con disabilità e apportare eventuali correttivi se necessari.