L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.
L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
Con la circolare 132 del 15 dicembre 2022, l’INPS ha annunciato che per l’assegno unico 2023 non sarà necessario presentare una nuova domanda se non variano i seguenti parametri:
- numero di figli a carico
- raggiungimento dell’età che esclude il figlio dall’accesso all’assegno unico, ossia 22 anni
- modifica dell’ISEE che fa rientrare in una fascia differente rispetto l’anno precedente
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Ecco le scadenze da rispettare per l’Assegno unico
Dal 1° marzo, per le domande di Assegno Unico Universale già accolte ed in corso di validità, non sarà necessario presentare una nuova domanda. Il rinnovo sarà effettuato d’ufficio dall’INPS.
E’ necessario, però, che le famiglie, interessate a beneficiarne e che non hanno variazioni rispetto ai parametri suddetti, provvedano ad aggiornare il proprio ISEE entro il 28 febbraio 2023 per continuare a ricevere l’importo spettante.
La somma erogata dall’INPS, infatti, viene determinata proprio sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare in corso di validità.
Senza un ISEE aggiornato, l’INPS erogherà l’assegno con importo minimo, cioè 50 euro per ogni figlio (54 euro rivalutato).
C’è comunque tempo fino al 30 giugno 2023 per aggiornare l’ISEE. Per le domande presentate entro questa data, infatti, l’importo spetta con tutti gli arretrati dal mese di marzo. Per le richieste presentate oltre il 30 giugno, invece, l’assegno sarà erogato a partire dal mese successivo e sarà determinato sulla base dell’ISEE al momento della domanda.
Potranno, invece, presentare una nuova domanda coloro che:
- non hanno mai beneficiato dell’assegno unico
- hanno trasmesso la domanda sino al 28 febbraio 2023 e la stessa si trova in stato respinta, decaduta, rinunciata o revocata.
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