L’Assegno unico universale spetta in presenza di figli fino ai 21 anni, tuttavia, mentre è attribuito “automaticamente” in presenza di figli con meno di 18 anni, per i figli con età compresa tra 18 e 21 anni l’assegno unico maggiorenni è riconosciuto solamente se il figlio si trova in una delle seguenti condizioni:
- frequenta un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
- svolge un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
- è registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolge il servizio civile universale.
Considerando che l’art. 12, comma 1, lett c), TUIR, prevede il riconoscimento delle detrazioni per figli a carico con età superiore a 21 anni, potrebbero verificarsi delle situazioni in cui il genitore, con figlio di età compresa tra i 18 e 21 anni, non beneficia né delle detrazioni di cui al citato articolo 12, TUIR, né dell’assegno unico maggiorenni.
Quali sono le condizioni per richiedere l’Assegno Unico?
Dal 2022 è stato introdotto l’Assegno unico, una misura che ha rivoluzionato il precedente sistema di agevolazioni per i figli a carico, sostituendo il regime delle detrazioni per figli a carico con la misura dell’Assegno unico universale. Anche per il 2023 al momento la misura è confermata ma dovrà essere richiesto un nuovo Modello ISEE 2023 al fine di confermare o rideterminare la misura dell’assegno. Ma come funziona e a chi spetta? Di seguito proviamo a rispondere ed a fornire informazioni e chiarimenti utili rispetto alla normativa vigente.
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