Le spese relative alle patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica sono detraibili se sostenute per familiari non a carico affetti da tali patologie.
La detrazione è ammessa per la parte di spese che non trovano capienza nell’Irpef dovuta dal familiare affetto dalla patologia nel limite massimo di € 6.197,48 annui.
Se il familiare affetto dalla patologia ha presentato o è tenuto a presentare una propria dichiarazione dei redditi le spese che non hanno trovato capienza nell’imposta devono essere riportate nelle annotazioni del suo modello 730-3 o nel quadro RN del modello Redditi.
Se il contribuente affetto dalla patologia esente non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, il familiare che ha sostenuto la spesa può portare in detrazione nella propria dichiarazione l’intero importo sempre nel limite di € 6.197,78.
Per poter detrarre le spese il contribuente deve documentare una certificazione rilasciata dall’Azienda sanitaria locale che attesti che la patologia di cui è affetto il familiare rientra tra quelle che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria.
I documenti di spesa devono essere intestati al contribuente che ha effettuato il pagamento e contenere l’indicazione del familiare a favore del quale è stata sostenuta.
Se, invece, il documento è intestato al contribuente affetto dalla patologia, è necessario che questi annoti sullo stesso, con valore di autocertificazione, quale parte di spesa è stata sostenuta dal familiare.