News dai Partner (Expconsulting). Fare marketing per studi professionali è molto complesso. Non solo perché, oggi, riuscire a crearsi una identità digitale richiede delle competenze ulteriori rispetto a qualche tempo fa, ma anche perché il settore è abbastanza specifico e settoriale.
Un conto è, infatti, avere un e-commerce e, un altro, è riuscire a convincere le persone a rivolgersi a un professionista. Che sia di natura commerciale, medica o altro. Ecco, però, alcune strategie da tenere sempre d’occhio.
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Non è necessario essere presente su tutti i media
Il primo errore è quello di voler essere presente su tutti i media. In realtà, non bisogna agire in questo modo. Bisogna necessariamente conoscere il proprio pubblico e non sprecare budget in un contesto che non appartiene al professionista e dove non potrà ottenere risultati.
Il consiglio dedicato a fa marketing per studi professionali è provare a capire dove potrebbe essere presente il proprio pubblico, senza scartare a priori nessuna piattaforma. Se si è ‘nuovi’ sul digitale è possibile, però, fare dei test iniziale sulle varie piattaforme per capire, poi, dove è possibile intervenire con maggiore incisività.
C’è da considerare, comunque, che la fase iniziale può essere la più dispendiosa perché, soprattutto nelle prime settimane, è molto raro ottenere risultati tangibili. Sia perché la fase di test serve proprio per capire le potenzialità proprie e della piattaforma inerente al proprio business e sia perché è importante avere un budget dispendioso per avere un quadro chiaro.
Fare marketing per studi professionali non vuol dire ‘solo’ avere più clienti
Può sembrare un paradosso, un errore di battitura, ma non è così. Quando si attua una strategia comunicativa di un certo livello, avere più clienti è l’obiettivo ultimo. Ma non l’unico. E nemmeno, in alcuni casi, il primo.
Infatti, è molto importante, ad esempio, riuscire ad avere numeri di telefoni e indirizzi mail (attenzione sempre a far checkare l’autorizzazione per il trattamento dei dati personali) delle persone per poter creare una mailing list. Avere una mailing list targettizzata è fondamentale per diversi motivo.
Il primo, sicuramente, è il fatto di non dipendere da una piattaforma. Un conto è avere 10mila follower su Instagram targettizzate e un altro è possedere 10mila mail di utenti interessati. Nel primo caso, qualora il social network dovesse chiudere, sarà quasi impossibile riuscire a ritrovare le persone che ti seguivano. Nel secondo caso, invece, si è indipendenti dalla piattaforma e, quindi, si possono utilizzare anche se per un motivo qualsiasi i social network non dovessero esistere più.
Può sembrare uno scenario impossibile da verificarsi. Ma basta pensare, però, ad esempio la fine che hanno fatto MSN e MySpace. Il mondo del web è in continua trasformazione e non è opportuno sedersi sugli allori.
Affidarsi a professionisti
C’è un paradosso molto strano che, ovviamente, complica tutto: siccome l’iscrizione ai social network è gratis e acquistare un dominio per un sito web ha un prezzo relativamente basso, tante persone pensano che fare marketing, anche per studi professionali, richieda poco investimento in termini di tempo e risorse.
In realtà, è totalmente sbagliato. Prima di pensare a essere presenti sul web, bisogna capire come esserlo. Inutile fare da sé e poi, una volta che i risultati non si sono ottenuti (salvo miracoli, ma i miracoli non sono una strategia), pensare che il mondo di internet non possa essere adatto alla propria attività.
Così come per seguire una dieta ad hoc è necessario un nutrizionista o per guarire da una malattia è fondamentale il consulto di un medico, anche per fare marketing di un certo livello ci vogliono figure professionali. Persone che hanno un portfolio e un curriculum alle spalle degne di questo nome che possano trovare la soluzione più adatta.
E, ovviamente, rivolgersi a un professionista ha un suo prezzo. A cui bisogna aggiungere anche il costo da pagare per le sponsorizzate sui social o su Google, oggi fondamentali e imprescindibili per poter essere riconoscibili sul web.
Offrire valore aggiunto (anche gratuito)
Sempre più professionisti (ma non solo, anche influencer e aziende) offrono un contenuto di valore gratuito per poter avere la credibilità necessaria da essere autorevole sul proprio campo. Anche in questo caso, la credibilità si acquisisce nel corso del tempo. Anche dopo mesi o anni.
Uno degli stratagemmi più attuati, diffusi e comuni è rispondere a delle domande frequenti con video brevi, attraverso un linguaggio comprensibile anche a chi non è del settore. Una sorta di ‘botta & risposta’, mettendoci la faccia.
I contenuti, almeno all’inizio, non devono essere smaccatamente pubblicitari ma devono generare fiducia nell’utente. Sarà, poi, la persona stessa a contattare se reputa il professionista adatto per le proprie esigenze. Come si fa a capire quali sono i trend del momento? Ci sono degli strumenti adatti che riescono a comprendere quali sono le parole più cercate su Google e, da lì, estrapolare gli argomenti giusti.
Sono software a pagamento che ogni esperto di comunicazione dovrebbe avere. Ecco, questo è uno dei motivi per cui fare marketing per professionisti richiede budget, competenze e pazienza. Tutte qualità che bisogna avere fin dall’inizio.
